Il 2021 è ormai alle porte.
In questo articolo non vogliamo fare bilanci su cosa ci è successo e cosa no, cosa poteva andare meglio o andare peggio e pensare a tutte le cose che potevano accadere o che accadranno.
No.
In questo articolo vorremmo solo descrivere la nascita della nostra idea e perché no, essere di ispirazione ad altre persone, altri professionisti, che ad un certo punto della loro vita decidono di credere in un'idea e cercare di fare e dare il massimo per realizzarla.
Paragrafo 1: Il seme dell'idea.
Tutto è nato quando, presso un'azienda produttrice di materiali compositi, andando a chiedere del materiale per fare delle prove di caratterizzazione, i referenti dell'azienda hanno consegnato nelle nostre mani del materiale ad altissime prestazioni che arrivava da sfridi di produzione. Materiale, testato anche agli ultrasuoni, ma considerato per l'azienda uno scarto.
Al rientro della visita appena trascorsa, la domanda è sorta spontanea... perché non crearne un business?
Ma come fare?
Paragrafo 2: Trovare delle persone per formare una squadra
Prima di tutto serviva un team. Il consiglio più importante che mi hanno dato, è stato: il team deve essere composto principalmente da persone di cui ti fidi... e io aggiungerei anche: il team deve essere composto da persone diverse da te, che la pensano in maniera opposta alla tua, che mettono in discussione ciò che pensi, persone a cui puoi dire la tua senza remore.
Non bisogna mai avere paura del confronto e non bisogna essere troppo testardi.
Il confronto è crescita. Il confronto costruttivo è l'anima di un'idea.
Se il seme è l'idea, possiamo dire che il team sono le sue radici, capace di far crescere quest'idea.
Paragrafo 3: Come sviluppare tutto ciò che ti frulla per la mente.
Il mondo delle startup non è fatto solo di startup. Questa è una frase che abbiamo trovato estremamente vera durante il nostro percorso.
Ovviamente le idee hanno bisogno di essere sviluppate. Quello che possiamo consigliare è parlare con quante più persone possibili. Esperti del settore sicuramente, ma anche incubatori, acceleratori, che hanno proprio il compito di osservare quel seme da altri punti di vista, di porti domande a cui sicuramente all'inizio non avrai risposte.
Ed una cosa che abbiamo imparato è: non bisogna avere paura di cambiare ciò che non funziona.
In Italia si ha spesso l'impressione che il cambiare qualcosa che non funziona è simbolo di fallimento. Niente di più errato. Cambiare ciò che non funziona è segno di crescita e i fallimenti non sono che skills che possiamo aggiungere ai nostri curricula.
Se queste poche righe avranno ispirato anche solo una persona, noi saremo felici e potremo ringraziare il 2021 con altrettanta felicità.
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